19/07/11

A distanza...

A distanza di 10 mesi dalla chiusura dei LEA della Provincia di Roma, ad opera e per colpa di assessori politicamente inetti e mediocri e presidenti di provincia politicamente latitanti, noi, ex educatori ambientali, ex operatori LEA cerchiamo di arrangiarci per svoltare le giornate. E' vero che non tutti vivono fortunatamente il dramma della disoccupazione (nera, quando cesserà anche la cassa integrazione), ma il rischio di finirci dentro è sempre dietro l'angolo. Tuttavia il precariato continua a farla da padrone in questa italietta governata da mafiosi o dai loro simpatizzanti, complice anche la mancanza di ruoli significativi nell'opposizione in parlamento, forte nei toni contro il governo, ma assente nei contenuti e nelle azioni che possano creare un minimo di destabilizzazione politica. Un'opposizione che quando diventa governo (se non altro a livello locale), riporta le stesse incapacità, la stessa arroganza e la stessa corruttibilità dei governi di destra. Un panorama tutt'altro che roseo per il futuro nostro e di questo paese. Per questo mi sento in dovere di lanciare un messaggio ai più giovani e agli aspiranti educatori ambientali: imparate bene almeno una lingua straniera ed emigrate. Fuori dai confini italiani gente come noi, gente come i ricercatori, tutte le menti sane di questo paese troveranno sempre chi saprà valorizzarli. La soddisfazione per il saper fare bene il proprio lavoro non ha confini.

15/09/10

Dispersi.

Alla fine è successo. La Giunta Zingaretti ha risolto il problema del suo precariato in provincia: tutti a casa! Una politica per la sostenibilità e il futuro di questo territorio veramente degna di questo nome e di questa amministrazione sedicente di centro-sinistra.
Qui sotto riportiamo il comunicato stampa degli (ex)operatori degli (ex)Laboratori Territoriali di Informazione ed Educazione Ambientale (LEA) della Provincia di Roma.

LA GIUNTA ZINGARETTI 
PONE FINE AD UN PRECARIATO DECENNALE: TUTTI A CASA! 

La Giunta Zingaretti, impegnata per lo sviluppo sostenibile del territorio e nella lotta al precariato, non riesce ancora a risolvere con proposte concrete la stabilizzazione dei suoi 21 operatori precari dei LEA-Laboratori di Educazione Ambientale, impegnati da oltre dieci anni sulle tematiche della sostenibilità! 

Questi lavoratori attualmente sono disoccupati perché è scaduto il loro contratto di lavoro dipendente triennale con la società in house della Provincia di Roma Capitale Lavoro S.p.A., epilogo a pieno titolo di un calvario lavorativo iniziato nel 2000 e caratterizzato da forme contrattuali quali: ritenuta d’acconto, co.co.co., co.co.pro. e partita Iva. 

Questi lavoratori, nonostante infinite sollecitazioni, stato di agitazione promosso e sostenuto dalle OO.SS., alla scadenza del contratto si trovano di fronte una totale assenza di proposte concrete da parte dell’Ente per il proseguimento del loro lavoro ormai decennale, svolto per conto della Provincia di Roma, come strutture decentrate della Provincia di Roma e su tutto il territorio provinciale. 

Amarezza, delusione, rabbia e forte preoccupazione per il nostro futuro, sono i sentimenti predominanti di giorni che ci vedranno disoccupati, senza un salario e nessuna prospettiva occupazionale, dopo 10 anni di attività svolta con impegno, dedizione, abnegazione crescenti, mettendo in campo professionalità implementate anche con una continua formazione ed aggiornamento finanziati con soldi pubblici, erogati nel corso degli anni dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio. 

È questa dunque la misura della sensibilità e dell’impegno
tanto pubblicamente affermato dal nostro Presidente Zingaretti
rispetto al precariato ed allo sviluppo sostenibile? 

È questa la risposta del Centro Sinistra al problema del precariato? 

Quanto dobbiamo attendere prima che la Regione Lazio
si degni di rispondere alle timide richieste della Provincia di Roma,
per la prosecuzione dell’impegno finanziario congiunto,
fino ad oggi erogato a prescindere dal colore delle Giunte
che si sono succedute per oltre 10 anni? 


I 21 operatori dei LEA 
Laboratori di Educazione Ambientale – Provincia di Roma, Ass.to alle Politiche dell’Agricoltura 

16/06/10

Persi.



Lost, persi nel mare magnum del precariato, col rischio di affogare nella disoccupazione. La Provincia di Roma continua ad ignorare concretamente le politiche dell'occupazione, promuove bandi-farsa che decimano i già disoccupati colleghi SIDA e rimane nel mistero più fitto il destino di noi educatori ambientali dei LEA. 21 persone con famiglie, mutui o affitti da pagare, automobili rateizzate, beni di prima necessità da acquistare ogni giorno. Loro non mollano, ma nemmeno noi!

27/05/10

Il testo dell'intervento al Forum sui Cetacei di Civitavecchia organizzato dall'ISPRA

Mi presento personalmente con il mio nome e cognome e parlo non in rappresentanza delle strutture per cui lavoro (anche se ne ho avuta l'autorizzazione), perché dal 22 marzo scorso io e gli altri 20 miei colleghi dei Laboratori di Educazione Ambientale della Provincia di Roma stiamo attuando forme di protesta e di agitazione sindacale per ottenere il rinnovo dei contratti di lavoro che scadranno il prossimo 11 settembre.
Siamo infatti giunti ormai alla fine di un triennio di impiego a tempo determinato stipulato con la società partecipata Capitale Lavoro SpA (di cui la Provincia è socio unico al 100%), senza ancora essere riusciti ad ottenere, nonostante i nostri sforzi, le nostre lotte e le nostre continue richieste anche supportate dai sindacati, una risposta concreta, positiva, che renda giustizia di un decennale calvario lavorativo a cui siamo sottoposti, con contratti atipici che vanno dalla semplice collaborazione occasionale al contratto a progetto o dal volontariato (sic!) al tempo determinato.
Quello che noi chiediamo una volta per tutte è un contratto serio, che dia speranza, che dia possibilità di creare futuro, famiglia, serenità, che una volta per tutte ci renda giustizia dalla condizione precaria in cui abbiamo vissuto da ormai troppi anni.
Ma nonostante questo l'Amministrazione provinciale guidata dalla Giunta Zingaretti non sembra curarsi di questo problema, come non si è nei fatti curata degli altri 30 colleghi del settore ambiente – progetto SIDA – già dal 31 maggio scorso senza contratto e ora a casa, senza lavoro. Non vorremmo che questa Giunta entri in contraddizione nelle parole e nei fatti anche con lo stesso Presidente, il quale aveva detto nella sua campagna elettorale di fare della “lotta al precariato” il suo cavallo di battaglia per il lavoro, dimostrandolo anche concretamente con la sua solidarietà espressa ai lavoratori ISPRA che da circa due mesi occupavano i tetti dell'Ente, arrampicandosi anch'egli con loro!
Non vorremmo con questo che l'attuale Giunta per "causa nostra" dalla “lotta al precariato” passi alla “lotta al precario”!
Per questo oggi in virtù del nostro stato di agitazione non posso portare le nostre esperienze in questa importante riunione, ma a dimostrazione del fatto che amiamo il nostro lavoro, che ci avrebbe certamente gratificato far avere un nostro contributo, oltre alla mia presenza e quella di alcuni dei miei colleghi in sala, che non sarà rimborsata né in termini di ore a recupero, né in termini economici, lasciamo in visione un nostro piccolo capolavoro di sintesi sul tema del mare: “Ondivagando”. Perché siamo convinti che per conoscere a fondo i suoi abitanti, il mare deve essere anche conosciuto nei suoi più reconditi aspetti.
Prima della proiezione chiederei di mandare anche il filmato autoprodotto sui Laboratori di Educazione Ambientale e sul loro lavoro incessante che ormai da dieci anni portiamo avanti con amore, per non disperdere un grande patrimonio.
Grazie a tutti e Buona visione.

24/05/10

Riassunto delle puntate precedenti...

Dal 22 marzo scorso, gli operatori dei L.E.A. – Laboratori di Educazione Ambientale della Provincia di Roma, sono in stato di agitazione a causa della perseverante assenza di risposte da parte dell'Amministrazione provinciale su questioni fondamentali che riguardano il diritto al lavoro dei 21 lavoratori precari e il futuro di queste strutture appartenenti alla Provincia di Roma. Da oltre un decennio i LEA si occupano della promozione e valorizzazione dell'educazione ambientale ed allo sviluppo sostenibile su una parte consistente della Regione Lazio: l'intero territorio provinciale, Urbe compresa, ma dall'inizio del 2010 non è stato consentito di formulare alcuna programmazione e i contratti dei 21 lavoratori precari scadranno l'11 settembre p.v.

Con questa mobilitazione i lavoratori manifestano l'esigenza non solo di veder salvaguardato il proprio diritto al lavoro e alla stabilizzazione, ma anche di non disperdere anni di esperienza accumulati a beneficio dei territori di appartenenza dei LEA. Pertanto in questa fase i lavoratori stanno garantendo solo attività di base, ovvero apertura/chiusura uffici e sportello InFEA nelle rispettive sedi.

L'Amministrazione provinciale di Roma, con l’attuale Giunta guidata dal Presidente Zingaretti, con questa perseverante assenza di risposte positive si sta esponendo a serie (per non dire gravi) responsabilità politiche, non solo in merito al mantenimento dei livelli occupazionali sul proprio territorio ma anche rispetto alla coerenza con le politiche di sostenibilità ambientale sinora tanto sbandierate in numerosi incontri pubblici.

I LEA sono strutture inutili? Secondo l'Amministrazione sembrerebbe di sì. Considerando l'interconnessione fra le problematiche ambientali globali (crisi climatica, esaurimento delle risorse non rinnovabili, perdita di biodiversità, obiettivi di Kyoto e 202020) e lo sviluppo locale dei territori, così come è affermato nei migliori principi dell'Agenda XXI locale, sembrerebbe proprio di no! Si rischia infatti di commettere un gravissimo errore politico e amministrativo, perché si viola il principio fondamentale del “pensare globalmente e agire localmente”, ma anche perché l'Amministrazione provinciale aveva evidenziato nel documento “Provincia di Kyoto” (2009) la centralità del servizio svolto dai LEA nel perseguire gli obiettivi di un processo virtuoso per uno sviluppo sostenibile del territorio, salvo poi “dimenticarsene” già qualche mese dopo, nel successivo documento sul Piano Strategico Provinciale.

In occasione della recente conferenza provinciale sulle aree protette (Aprile 2010), teatro anche di una contestazione dei lavoratori al Presidente Zingaretti e all'Assessore Aurelio Lo Fazio, quest'ultimo responsabile in primis del demansionamento dei LEA, questa “rimozione” si è cronicizzata: i LEA, infatti, non sono stati affatto interpellati per la fase organizzativa, e neanche presi in considerazione per restituire le esperienze svolte negli anni anche in relazione alle aree protette gestite dalla Provincia di Roma! Da un processo virtuoso si passa a un processo virtuale...

Che cosa ne è stato delle buone pratiche sulla sostenibilità ambientale nelle politiche della Provincia di Roma? La cruda realtà è purtroppo solo una: contenitori vuoti, privi di funzionalità pratica e di significato. Come è già accaduto con l'Agenda XXI Locale, gli stessi LEA, in questi ultimi mesi, stanno subendo un vero sabotaggio allo scopo di svuotarli di valori, di contenuti, di idee e di privare le persone che vi lavorano di ogni funzione progettuale e partecipativa, facendo perdere in un sol colpo anni di collaborazioni e di contatti, anni di vicinanza e di fiducia faticosamente guadagnata con la popolazione, con gli amministratori locali, con le scuole.

La Provincia preferisce, di fronte alle legittime richieste dei lavoratori, la via del non-dialogo, ricorrendo addirittura a negare ogni responsabilità (circa i finanziamenti regionali per i LEA, tanto per fare un esempio), pur di non scendere a trattativa con i lavoratori e con gli stessi sindacati, assumendo comportamenti arroganti e ragionando in termini di tagli indiscriminati alle spese, che fanno sì che le crisi economiche e congiunturali le debbano pagare sempre e solo i lavoratori!

La sostenibilità, lo sviluppo sostenibile sono fondamentali elementi culturali e quindi anche fattori di sviluppo sociale e lavorativo, tant'è che i lavoratori si chiedono:
- è sostenibile che ad oggi permanga l'assenza di azioni concrete per la positiva e definitiva risoluzione del decennale calvario lavorativo degli operatori LEA?
- è sostenibile che ad oggi non ci sia alcun tipo di impegno sul proseguimento dell'attività lavorativa dopo la scadenza contrattuale di settembre 2010?
- è sostenibile che ad oggi non sia consentito presentare nemmeno una programmazione delle attività, impedendo agli operatori di rispondere alle istanze del territorio e vanificando di fatto dieci anni di progetti e di formazione interamente finanziati con fondi pubblici?

Oggi, in piena crisi economica e lavorativa, la Provincia di Roma intende sottolineare l'importanza di mettere in campo idee e progetti per uno sviluppo sostenibile, sostiene (con la stessa presenza del Presidente Zingaretti!) la lotta dei precari di enti pubblici nazionali per la ricerca ambientale come l'ISPRA, che hanno lottato per due mesi occupando il tetto di una sede dell'ente, ma al contempo non pare preoccuparsi del futuro di chi ha lavorato realmente, professionalmente, da dieci anni a questa parte, all'attivazione concreta di percorsi per una “capacità di futuro” del territorio!

Chi sono i L.E.A. - Laboratori di Educazione Ambientale della Provincia di Roma: si tratta di strutture pubbliche decentrate sull'intero territorio provinciale, tranne una presente nella città di Roma. Svolgono la funzione di promuovere a livello locale le politiche di sostenibilità ambientale della Provincia e al contempo di recepire e valorizzare le iniziative provenienti dagli stessi territori. Possono anche promuovere essi stessi attività, previa programmazione annuale concordata con la dirigenza centrale riferita all'Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura (sic!), progetti di educazione ambientale e di sviluppo sostenibile sotto forma di percorsi educativi sperimentali e corsi di aggiornamento per insegnanti o operatori di EA. Istituiti nel 1998 previo bando pubblico, i sette LEA provinciali sono presenti nei Comuni di Anzio, Cave, Civitavecchia, Mentana, Ostia, Roma e Tivoli, dividendosi il territorio provinciale in sette aree di azione. Da circa tre anni (2007) il personale esperto che opera dentro ai laboratori è contrattualizzato con la società Capitale Lavoro SpA di cui la Provincia di Roma è socio unico al 100%, al termine di un lungo periodo gestito dalle associazioni ambientaliste di livello provinciale e regionale. A settembre 2010 i contratti scadranno e i lavoratori non hanno finora ottenuto nessuna risposta positiva circa le loro legittime richieste di stabilizzazione e di futuro lavorativo nei LEA.

Ma cosa vuole la Provincia di Roma?

Se non fosse il fatto che ci sono 21 persone costrette a restare immobili e ad assistere inermi allo smantellamento di tutto quello che hanno intorno, se non fosse il fatto che in Provincia c'è una Giunta di Centro (troppo centro)- Sinistra (molto poca e male attrezzata) guidata dal Pres. Zingaretti, si potrebbe pensare che si tratta dell'ennesimo attacco alle Istituzioni da parte della premiata ditta Berlus&Brunet SpA con il loro Amministratore Unico TreeMounts. E invece no! E' proprio quel gruppo oggi al Governo che fa opposizione e che invece in Provincia di Roma è al governo! Si dovrebbe fare il classico giochino enigmistico: "Trova le 11 piccole differenze". Potremmo stare anche giorni e giorni a cercarle, ma non riusciremo mai a trovarle: perché? Perché (purtroppo) non ci sono! Non sono bastati gli schiaffoni a livello regionale (troppo pochi?), adesso anche in Provincia bisogna prenderle! Se questo non è masochismo! Ma cosa volete ancora?

08/05/10

Provincia precaria.

La Provincia di Roma governata dalla Giunta Zingaretti continua ad essere latitante alle domande sempre più corali di una sicurezza lavorativa, per uscire dalla precarietà decennale a cui sono sottoposti decine di lavoratori sotto contratto con la società Capitale Lavoro SpA, azienda esternalizzata della Provincia di Roma a capitale interamente pubblico.
Per questo ben volentieri segnaliamo questi link dei nostri colleghi precari del progetto SIDA:


Uniti si vince!

09/04/10

La manifestazione davanti al Presidente della Provincia di Roma, Zingaretti

Ieri è stata una giornata di manifestazione: abbiamo infatti intrapreso un'iniziativa di contestazione nel corso del convegno promosso dalla Presidenza della Provincia di Roma e dall'Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura "I Parchi della Provincia di Roma: parchi da vivere - idee e progetti per uno sviluppo sostenibile", svoltosi nella Sala Di Liegro a Palazzo Valentini, giovedì 8 aprile 2010.
Al termine dell'intervento di presentazione del Presidente Nicola Zingaretti ci siamo alzati in piedi e mostrando magliette bianche con frasi e logo riferiti alla nostra condizione di precari, abbiamo chiesto al Presidente di poter leggere un comunicato sullo stato di agitazione (quello postato precedentemente). Al suo assenso lo abbiamo letto con l'obiettivo di evidenziare ancora una vola e con rinnovato vigore le decennali condizioni di precariato in cui versano gli operatori LEA, precariato la cui soluzione è quanto mai nebbiosa e lontana a venire, vista la completa e totale assenza di comunicazioni da parte sia dell’Assessorato che di Capitale Lavoro, ma soprattutto di rendersi visibili, oltre al Presidente stesso, ai numerosi intervenuti (oltre 100 persone, di cui in buona parte amministratori, sindaci, direttori di parchi, OSA-Operatori specializzati ambiente, nonché consiglieri, funzionari e dirigenti provinciali) per il fatto che ancora una volta i LEA continuano ad essere strutture ignorate in queste importanti fasi di programmazione sui temi della sostenibilità.
Al termine dell'intervento, è subito giunta la smentita di quanto espresso da parte dello stesso Presidente Zingaretti, il quale ha sottolineato come invece i LEA siano al centro dell'attenzione nelle politiche provinciali, dichiarando altresì di essere pienamente consapevole della nostra condizione di precari, "rassicurandoci" sull'impegno della Provincia per una stabilizzazione dei contratti lavorativi.
Dopo l’intervento del Presidente Zingaretti ha preso la parola l'Assessore Aurelio Lo Fazio per le Politiche dell'Agricoltura (Assessorato di riferimento per i LEA) il quale, smentendo anch'egli i nostri "timori", ha asserito che la Provincia di Roma sta prestando fede al suo impegno di co-finanziamento dei LEA per una somma di 600.000 euro cosa che, invece, la Regione Lazio non ancora ottemperato, in particolare dall'ex Assessore di riferimento Zaratti, nonostante le ripetute richieste e nonostante la crisi di giunta che ha portato alle recenti elezioni con gli esiti che si conoscono. Il Presidente ha quindi pubblicamente specificato che, all'insediamento della nuova giunta, se non saranno soddisfatti gli impegni richiesti, provvederanno all'apertura di una "vertenza" politica per la positiva risoluzione. Non essendo soddisfatti, né sorpresi dalle risposte, abbiamo ribadito però che, a tutt'oggi, non è stato dato seguito ad atti formali rispetto a quanto dichiarato: l'unica determina attualmente vigente è relativa ad una proroga a Capitale Lavoro della gestione del Progetto LEA fino al 30 aprile 2010, con un impegno economico di circa 400.000,00 euro.
Anche in questo caso le "rassicurazioni" dell'assessore sono state generiche, poco chiare specificando che in ogni caso la copertura fino all'11 settembre 2010 (data di scadenza dei contratti LEA - una data inquietante) verrà comunque garantita. Il Presidente Zingaretti, riprendendo la parola, ha quindi ancora una volta riferito che la Provincia sta lavorando per la nostra stabilizzazione e per la prosecuzione del progetto LEA ancora per i prossimi due anni aggiungendo, inoltre, che se la Regione Lazio non confermerà l'impegno economico assunto dalla giunta uscente, sarà la Provincia a provvedere a reperire i fondi necessari per garantire la nostra prosecuzione contrattuale.
Al termine di quest'ultimo intervento abbiamo concluso la nostra contestazione.
Che dire? Siamo parzialmente soddisfatti dell'esito della manifestazione: infatti se da un lato siamo riusciti a far convergere l'attenzione del Presidente e dell'Assessore rispetto alla nostra situazione, con dichiarazioni pubbliche sull'impegno a lavorare per la positiva risoluzione della vicenda, dall'altro le dichiarazioni rispetto al presunto impegno economico provinciale pro LEA non lasciano intravedere la possibilità di ottenere contratti a tempo indeterminato full time così come auspicato dai noi stessi.
Noi intanto continuiamo nella lotta!
Intanto questo è il video di una parte del nostro intervento in sala.

07/04/10

Sostenibilità e precariato: sostenibilità è precariato?

Gli operatori dei laboratori territoriali di informazione ed educazione ambientale (LEA) della Provincia di Roma, da quasi un decennio vivono una costante incertezza lavorativa, conseguenza diretta di un'alternanza politica e amministrativa assolutamente priva di trasparenza e di chiarezza soprattutto nei confronti dei lavoratori stessi. Si vede così svanire la reale funzionalità dei laboratori e la dignitosa, quanto necessaria, organizzazione lavorativa degli stessi operatori che comunque, da anni, con responsabilità e crescente professionalità, portano avanti sull'intero territorio provinciale i progetti ed i percorsi legati alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni.
In questi dieci anni di attività, gli operatori LEA hanno sempre garantito il funzionamento ed il servizio pubblico per conto della Provincia di Roma, impegnandosi, promuovendo, progettando iniziative, percorsi formativi, tutoraggio a favore ed in collaborazione con scuole, comuni, associazioni, mondo delle PMI e con tutti i cittadini, contribuendo a diffondere la cultura della sostenibilità intesa come miglioramento della qualità della vita, della cultura e dell'ambiente.
Ricordando che la sostenibilità è anche fattore sociale e quindi lavorativo, ci chiediamo e chiediamo a tutti: è sostenibile che ad oggi permanga l'assenza di azioni concrete per la positiva e definitiva risoluzione del decennale calvario lavorativo degli operatori LEA? E' sostenibile che ad oggi non ci sia alcun tipo di impegno sul proseguimento dell'attività lavorativa dopo la scadenza contrattuale di settembre 2010? E' sostenibile che ad oggi non sia consentito presentare nemmeno una programmazione delle attività per il 2010, impedendo agli operatori di rispondere alle istanze del territorio e vanificando di fatto dieci anni di progetti e di formazione interamente finanziati con fondi pubblici?
Oggi, in tempi di crisi economica e lavorativa, la Provincia di Roma intende sottolineare l'importanza di mettere in campo idee e progetti per uno sviluppo sostenibile, ma al contempo la provincia stessa non pare preoccuparsi del futuro di chi ha lavorato realmente da dieci anni a questa parte all'attivazione concreta di percorsi per uno sviluppo sostenibile del territorio.

22/03/10

Adesso basta!

Firma la petizione!
Da quasi un decennio gli operatori dei Laboratori territoriali di informazione ed Educazione Ambientale della Provincia di Roma (LEA), vivono una costante incertezza relativa al proprio futuro lavorativo in questo settore strategico per l’amministrazione, conseguenza diretta di un’alternanza di gestione politica e finanziaria assolutamente priva di trasparenza e di chiarezza soprattutto nei confronti delle persone che vi lavorano all’interno, che vedono così svanire:
• la reale funzionalità o mission per cui sono stati creati i LEA, inseriti e riconosciuti nel contesto nazionale ed internazionale dell’educazione alla sostenibilità e del sistema InFEA,
• la dignitosa e necessaria organizzazione lavorativa degli operatori che da anni portano avanti i progetti ed i percorsi legati alla sostenibilità, nell’intero territorio provinciale, con responsabilità e crescente professionalità, mettendo in campo competenze e conoscenze maturate in tanti anni di lavoro svolto a stretto contatto con tutti gli attori sociali.
In questi dieci anni di attività nei Laboratori di Educazione Ambientale, gli operatori LEA hanno sempre garantito il funzionamento e il servizio al pubblico per conto della Provincia di Roma, impegnandosi nel promuovere e progettare iniziative, percorsi formativi e tutoraggio a favore ed in collaborazione con Comuni, scuole, associazioni e cooperative, sia locali che nazionali, contribuendo a diffondere quanto più possibile la cultura della sostenibilità intesa come miglioramento della qualità della vita, della cultura e dell’ambiente.
Nonostante questo impegno costante, il futuro dei LEA della Provincia di Roma è sempre più minacciato da una gestione inadeguata a garantire il corretto funzionamento delle strutture e la dignità delle condizioni di lavoro del personale. È impossibile gestire un servizio pubblico che persegua obiettivi strategici in materia di sviluppo sostenibile, quale è quello svolto dai LEA, attraverso forme di lavoro precario e affidandosi al solo senso di responsabilità dei lavoratori per la garanzia del funzionamento delle strutture stesse!!!
Sostieni la nostra lotta! Firma la petizione!

12/01/10

Fratelli di facebook

Noi... educatori ambientali è anche su facebook. Per chi volesse "chiacchierare" in modo più veloce rispetto al blog. Se volete partecipare l'indirizzo è il seguente:
Noi... educatori ambientali di facebook!

11/12/09

I nostri alLEAti preziosi!

Sosteniamo i laboratori di educazione ambientale! Non permettiamo che si disperda un patrimonio culturale pubblico così prezioso! Sosteniamo i 21 lavoratori che ogni giorno si dedicano con professionalità e passione.
AlLEAti preziosi!
Visualizza il video in HD da youtube

Un motivo in più per essere qui.

(Dal nostro documento politico)

Roma, 3 dicembre 2009

Dott. VITO CONSOLI
Referente Rete INFEA Regione Lazio
Coordinatore iniziative di educazione allo Sv. Sost.

In occasione della riunione di coordinamento della rete INFEA- Regione Lazio convocata in data odierna ed avente come tema “la riorganizzazione generale, tecnica e metodologica del sistema INFEA della Regione Lazio”, i lavoratori tutti della rete LEA della Provincia di Roma elaborano il presente comunicato e chiedono espressamente che venga allegato agli atti della presente riunione.
Prendiamo atto con piacere ed entusiasmo dell’occasione, che ci viene fornita, di contribuire al rinnovamento del Sistema INFEA regionale, condividendo in pieno che per far ciò si debba necessariamente partire da una riorganizzazione sia tecnica che metodologica, attraverso la “progettazione partecipata”, tema a noi caro.
Nonostante le premesse, però, non possiamo fare a meno di evidenziare in questa sede la costante incertezza lavorativa che ci caratterizza e si protrae, ormai, da quasi un decennio.
Dalla nascita dei Laboratori ad oggi, abbiamo sempre e comunque garantito il funzionamento e la vocazione pubblica di queste strutture, impegnandoci nel promuovere e progettare iniziative, percorsi formativi e tutoraggio a favore ed in collaborazione con Comuni, scuole di ogni ordine e grado (nostri interlocutori principali e storici), associazioni e cooperative sia locali che nazionali.
Abbiamo contribuito così a diffondere quanto più possibile la cultura della sostenibilità intesa come miglioramento della qualità della vita, della cultura e dell’ambiente, oltre che favorire una capillare diffusione delle politiche ambientali della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Ci troviamo così a dicembre 2009, alla data di scadenza dei fondi regionali che hanno consentito, unitamente alle risorse provinciali, allo svolgimento delle attività nell’ultimo triennio. Purtroppo però, alle nostre ripetute richieste di chiarimenti sul nostro futuro lavorativo, gli Assessori competenti hanno risposto sempre con rassicurazioni verbali alle quali non sono seguiti ad oggi atti concreti.
È per questi motivi quindi e per questi dieci anni di attività - che rappresentano
per chi vi ha operato un patrimonio prezioso che non merita di essere vanificato - che oggi noi lottiamo affinché alle parole seguano fatti ed atti formali, necessari a porre fine all’annoso precariato a beneficio di una stabilizzazione lavorativa che riteniamo essere condizione fondamentale per partecipare proficuamente ad una riorganizzazione del sistema INFEA veramente produttiva, efficiente ed efficace come ci auguriamo che sia.
Unitamente a questo comunicato, presentiamo un breve dossier, da noi elaborato, con il duplice scopo di non far cadere nel dimenticatoio quanto di buono è stato realizzato e per utilizzarlo come adeguata base da cui ripartire, forti degli obiettivi, delle strategie, dell’approccio e degli strumenti di lavoro che fino ad oggi hanno contraddistinto il nostro operato.
Confidiamo nella possibilità che anche da questo tavolo possano giungere, a chi di dovere, le nostre istanze, sperando di non trovarci nel prossimo futuro a dover continuamente richiamare l’attenzione sulla nostra condizione lavorativa, distogliendo risorse ed energie dall’essenza del nostro lavoro.
Gli operatori della rete dei 7 LEA
della Provincia di Roma

09/12/09

Perché noi... educatori ambientali.

Questo è il gruppo degli operatori dei Laboratori territoriali di informazione ed Educazione Ambientale della Provincia di Roma. I L.E.A. della Provincia di Roma sono attualmente 7, strategicamente distribuiti nell’ampio territorio provinciale, che conta oltre 120 Comuni, per favorire una capillare diffusione delle politiche ambientali e della sostenibilità. L'obiettivo del nostro lavoro è quello di diffondere quanto più possibile la cultura della sostenibilità, intesa come miglioramento della qualità della vita, della cultura e dell’ambiente. I nostri primi interlocutori sono i ragazzi ed i loro insegnanti con cui collaboriamo a progetti molto diversi sulla formazione, la sperimentazione di nuove metodologie, il tutoraggio nella progettazione, ma che hanno come elemento unificante quello di costruire in modo dinamico e divertente la consapevolezza di quanto sia importante vivere in modo sostenibile sul nostro Pianeta.

Dedicato (non solo) a chi non vuole mollare! Nemmeno con facebook!

Questo blog è stato creato per coinvolgere in modo più vasto possibile quella comunità di operatori che si dedicano all'educazione ambientale e che ogni giorno si battono affinché diventi una vera e propria garanzia sulle future scelte lavorative, di vita, sociali, in linea con i principi della sostenibilità, dello sviluppo equo, solidale, consapevole e responsabile. Una dedica particolare anche per coloro che non amano mettere in faccia a tutti il proprio profilo nei social-network come Facebook! Buona navigazione.